sabato 25 ottobre 2008

Un libro che mi è piaciuto


Si intitola "Giulia B. e la fatina dei denti" di Barbara Park. Parla di una bambina a cui dondola un dentino (come a me). Un suo amico le dice che non esiste la fata dei denti, ma solo la strega, e allora inizia  a farsi delle domande, perché è impaurita, ma alla fine il dente le cade e lo mette sotto al cuscino. Sul comodino la mattina dopo trova il suo soldo, 10 euro e 5 centesimi. Alla fine Giulia dice al suo amico che la strega non esiste ma solo la fata.
Questo libro mi è piaciuto perché sono anch'io sdentata e mi sembrava che parlasse di me. Solo che io ho più buchi di Giulia. 

domenica 19 ottobre 2008

Piccola filastrocca


Mille sono i cavalli che non cascano nel burrone,
che non giocano con l' airone,
e che corrono tutti contenti 
divisi in piccoli gruppi da venti


Fiori nel Parco di Montevecchia


Un giorno sono andata nel Parco di Montevecchia con la mia Tata, e ho visto alcuni fiori lilla su cui erano cadute foglie secche. Subito sono stata attratta da questo misto di colori, e ho pensato che sarebbe venuta una bella foto. Con me ho sempre una macchina fotografica, tutta mia, regalo della mamma e del papà, perché le foto sono la mia specialità.

Questa secondo me è la foto più bella di quella gita nel parco che abbiamo fatto d'estate, vicino ad una cascina dove abitavano due cani simpatici.

Un mondo pieno di sogni


Un giorno una bambina di nome Anna Marta si addormentò sul divano, e quando si svegliò non era più a casa sua, ma in un posto pieno di porte. Su quelle porte c'era scritto il nome e il cognome di tutte le persone del mondo.  Lei iniziò ad aprirne alcune, e dentro c'erano altre porte. Finalmente riuscì a trovare quella con il suo nome e l'aprì. All'interno c'erano altre tre porte, con diverse scritte: la prima era "incubi", la seconda "sogni" e la terza "tutti". Decise di aprire la terza, e si ritrovò davanti ad una fabbrica con tanti libri pieni di sogni. Ogni libro raccontava sogni di ogni tipo, raccolti in tanti anni dalla sua mente e dai suoi sonni: belli, brutti e mezzani. In fondo c'era un'altra porta, e Anna Marta decise di guardare dove portava. Purtroppo non si accorse che c'era scritto "uscita", e così si ritrovò ancora nella sua stanza. Nel suo breve viaggio, non aveva nemmeno fatto in tempo a riguardare i suoi sogni.



Il primo post

Questa è la prima volta che ho un sito internet tutto mio, e sono molto contenta. L'ho fatto assieme alla tata Paola, ma anche il mio papà mi aiuta a costruirlo e a mettere le mie cose preferite.